La Signoria dei Malatesta è un passaggio della storia di Rimini che trasformerà per sempre il carattere di questa città rendendola un vero e proprio scrigno di opere d’arte di rara bellezza. C’è infatti un momento della storia culturale e artistica d’Italia di cui Rimini conserva, senza dubbio, alcune delle testimonianze più importanti e significative: il Rinascimento.
Il ‘400 e ‘500 per la città di Rimini è stato infatti un periodo di vivace crescita e trasformazione urbanistica nel segno del bello e dell’armonia. Ma anche nel segno di un personaggio dalle gesta davvero incredibili: Sigismondo Pandolfo Malatesta. Signore di Rimini e dell’omonima Signoria, capitano di ventura e uomo d’arme al servizio di papi e re, a lui si devono due tra i principali monumenti della città: il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo.
Il Tempio Malatestiano è una delle architetture più significative del ‘400 italiano e merita senza dubbio un’approfondita visita. Progettato da Leon Battista Alberti è sintesi del contributo dei più grandi artisti dell’epoca e conserva importanti opere di maestri quali Matteo de’ Pasti, Agostino di Duccio e Piero della Francesca.
Castel Sismondo, invece, con le sue mura di cinta sul fossato di recente ristrutturazione e riqualificazione, rappresenta il contributo del Rinascimento sull’architettura civile della città. Eretto in un momento di grande prosperità per la Signoria e concepito un po’ come fortezza e un po’ come palazzo, Castel Sismondo porta la firma, tra gli altri, di Filippo Brunelleschi che – come narrano le cronache – fu consulente di Sigismondo per la sua costruzione.
Oggi il castello ospita il Fellini Museum.