Nel 1948, a pochi anni dalla fine della terribile Seconda Guerra Mondiale, a Rimini ancora si raccoglievano le macerie, ma contemporaneamente si ricostruiva e si progettava il futuro. Ecco che un intraprendente fotografo di Pennabilli, Elio Guerra, prevedendo il boom turistico che di lì a poco sarebbe esploso, decise di scendere in riviera con la sua attività. E lo fece in maniera davvero originale: costruendo con le sue mani una gigantesca macchina fotografica proprio a fianco del prestigioso Grand Hotel dove avviò una succursale della sua bottega. In estate ogni giorno decine di turisti portavano i propri rullini a sviluppare da Guerra e la sua attività divenne l’icona e sfondo tipico per tanti scatti di chi era in vacanza. Dal 2002 la costruzione è stata donata al Comune di Rimini che – dopo un restauro accurato – la battezzò Fellinia, vero e proprio monumento di modernariato dedicato allo sguardo fotografico, alla città dove “tutto s’immagina” e al suo mare.
